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Story

La presenza umana all'interno del monitor è avvertita attraverso un’immagine di morte.

L’intenzione con questo lavoro è di trasmigrare la vita in un’immagine.

L’impiccagione, chiaro simbolo di morte, contrastando con il senso dell’installazione che cerca di riprodurre la vita per un attimo genera vita.

 

Con queste parole negli anni novanta presento la video installazione Impiccato a Padova e poi a Viterbo.

 

Frammenti umani in immagine è una sorta di sequel, un video pensato per lo schermo piatto degli iPad o degli Smartphon, è anch’esso caratterizzato dall’angoscia come come il precedente ma presenta una maggiore restrizione. Il personaggio che si trova schiacciato in un contenitore quasi bidimensionale esprime una sorta di approvazione, di gradimento di tale esistenza in immagine.

 

Le frasi soprascritte alla figura del viso si ispirano agli scritti del filosofo e sociologo Canadese Marshal McLuan.

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